MANGYSTAU
deserto fatato
con Giovanni MiceliDiverse depressioni si trovano al di sotto del livello del mare, tra cui il punto più basso del Kazakistan (e il quinto del mondo!): la depressione Karagiye a ben -132 metri.
La storia del Mangystau risale a milioni di anni fa, in un'epoca in cui i continenti si spostavano e vasti mari si formavano. Le meraviglie naturali della regione riecheggiano i racconti dell'antico Oceano Tetide, che ha attraversato la Terra per un miliardo di anni. Oggi, osservando da vicino gli strati fondanti delle enormi formazioni calcaree di Bozzhira e Ayrakty, si scoprono misteriosi motivi e disegni che un tempo erano la vita marina di Tetide. Resti di conchiglie, alcune situate a oltre 200 chilometri dal Mar Caspio, e fossili come denti di squalo preistorici e ossa di ittiosauri, rimandano all'era mesozoica.
Le antiche tracce umane rinvenute vicino alla costa del Mar Caspio suggeriscono una frequentazione continua dal Paleolitico al Neolitico, indicando la presenza umana qui circa 12.000 anni fa. Porzioni della famosa Via della Seta passavano per il Mangystau. Tuttavia, a causa del clima rigido e desertico, non tutti i viaggiatori osavano attraversare le vaste distese dell'altopiano di Ustyurt.
Paesaggi eccezionali e sorprendenti moschee sotterranee: questo è il Mangystau. Qui potrai vedere una combinazione naturale di deserti, colline e scogliere e godere della bellezza originale della natura. Se il Kazakhstan è un paese poco popolato, il Mangystau è la sua regione più disabitata.
Le cose a buon mercato portano grane, quelle costose richiedono sforzo. (proverbio kazako)
day by day
volo Italia - Baku
Partenza con volo Azerbajan Airlines per Baku. Nella notte proseguimento per Aktau
volo Baku - Aktau - Tour della città
L'arrivo ad Aktau avviene nella notte, con un trasferimento dall’aeroporto verso l’hotel Renaissance per un breve riposo.
Aktau, città moderna ed unico porto del Kazakistan, è conosciuta per il suo patrimonio sovietico e per le sue attrazioni turistiche. Dopo una visita alla Piazza Yntymak e ad altri monumenti, si esplorerà il bazar locale dove potremo assaggiare specialità gastronomiche tipiche del luogo. Si visiterà anche il Museo Locale, che evidenzierà il legame storico con la Via della Seta.
La giornata si concluderà con una passeggiata sul lungomare del Mar Caspio e una cena in un ristorante tipico. Pernottamento in hotel.
Zhygylgan - Kenty Baba- Sultan Epe - Kapamsay
Si lascia l’hotel per dare inizio ala vera avventura! La prima sosta è a Zhygylgan, un gigantesco anfiteatro circolare di circa 4 km a breve distanza dal Mar Caspio. Qui si lasciano le auto e si scende con una piacevole passeggiata di un paio d’ore nel cratere, dove si trovano fossili ed impronte di dinosauri, fino a raggiungere un pittoresco lago a forma di cuore. Il pranzo è con vista dalle falesie ai margini dell’anfiteatro roccioso. Da qui si prosegue per la necropoli di Kenty Baba, un antico luogo di sepoltura, e si giunge alla moschea sotterranea di Sultan Epe, il santo patrono dei marinai. Si prosegue poi verso il canyon di gesso di Kapamsay, dove con un poco di fortuna si possono individuare i nidi appartati delle aquile. Si entra nel canyon dalla foce e, dopo una piacevole passeggiata, ci si sposta per la notte nel vicino campo yurte di Sartas; si ha così modo di scoprire la tradizionale dimora dei popoli nomadi di queste regioni.
Shakpak ata - Torysh - Kokala - Sherkala - Samal aul
Si riprendono le jeep in direzione di Shakpak Ata, dove si visita la moschea sotterranea, Patrimonio dell’Unesco, le cui pareti sono ornate da iscrizioni arabe, colonne scolpite e nicchie consumate dagli agenti atmosferici. Si prosegue per Torysh, uno dei luoghi iconici della regione: “La Valle delle Sfere”, cosparsa di centinaia di gigantesche palle di pietra, alcune delle quali con un diametro superiore ai 2 metri, il risultato di processi che hanno avuto luogo nelle profondità dell'antico oceano Tetide 35 milioni di anni fa. Si esplora questo magico luogo e si pranza. Si giunge a Sherkala, il "Leone della Roccia", uno straordinario sperone calcareo alto più di 300 mt che si erge sull'altopiano deserto che, da alcuni angoli, ricorda un'enorme yurta. Qui si fa una piacevole passeggiata ascoltando la guida evocare antiche leggende locali. Una di queste narra che in un tempo antico i cavalieri nomadi locali si difesero su di esso da terribili nemici giunti a conquistare la regione; combatterono valorosamente come tigri finché gli ultimi difensori della montagna, sopraffatti dai numerosi nemici, si nascosero nei cunicoli e nei passaggi sotterranei all’interno del monte, dove rimasero per sempre. Il luogo divenne così un simbolo della regione e sinonimo di indipendenza ed eroismo e, per questo, viene anche chiamato la “città delle tigri”. Completa la giornata la visita ad una famiglia di ospitali pastori kazaki, dove prosperano cammelli, cavalli ed ovini, e ci si può accomodare in una yurta per sorseggiare un tè ed assaggiare i cibi da loro prodotti, inclusi i formaggi fatti col latte di cammella, una vera prelibatezza. Anche oggi il pernottamento è presso un campo yurte posto poco lontano.
Ayrakty-Shomanay - Tuzbaiyr
La prima tappa sono le montagne di Airakty-Shomanay, che con le loro forme ricordano castelli fiabeschi con guglie, torri, colonnati e mura di cinta. Si sosta per pranzo presso il piccolo villaggio di Zharmysh in una sorta di “autogrill” locale e da qui si giunge al lago salato di Tuzbaiyr: una maestosa creazione di elementi naturali delimitata dalle frastagliate formazioni bianche dell’altopiano di Ustyurt. Prima di scendere lungo le rive del lago si raggiunge un punto panoramico da cui si gode una vista mozzafiato del paesaggio circostante. Osservando dall’alto la distesa salata è difficile immaginare che questa arida regione, che i locali dicono essere simile alla raggrinzita pelle di cammello, fosse un tempo l'antica Paratetide, un ramo separato dell’oceano Tetide. Prima di dirigersi verso il punto più basso della palude salmastra si esplora l'area alla ricerca di antichi fossili, come ammoniti o denti di squali. Si scende quindi sul fondo del lago passeggiando al tramonto sulla piatta crosta di sale, dove viene montato il campo per la notte.
Beket ata - Bozzhyra - Canyon Bozzhyra - Kyzylkup
Si lascia questo luogo magico per andare a visitare il santuario del santo più venerato della regione del Mangystau: Beket Ata. Per raggiungerlo bisogna fare un breve percorso a piedi di circa 2 km (dislivello di circa 150 mt. circa mezz’ora per la discesa e 45 minuti per la salita). Questo luogo è stato scavato ai piedi di una spettacolare falesia e permette di apprezzare la vastità e la bellezza del paesaggio che si gode dall’alto, aiutando a comprendere il motivo che indusse tanti mistici locali a condurre vite ascetiche in questi luoghi davvero surreali. Sarà interessante notare l'ampiezza delle conoscenze tecniche che gli antichi utilizzarono per costruire tali strutture così tanto tempo fa (anche se a onore del vero la leggenda racconta che questo santuario sia stato costruito con la sola forza del santo). Si prosegue poi con il pranzo presso la casa dei pellegrini, immersi in un'atmosfera autentica. Ci recheremo poi nella la valle di Bozzhyra uno dei luoghi più iconici di tutta la regione. Qui madre natura per alcuni (o la mano di Dio per altri) ha dato completa libertà alla sua immaginazione, creando un paesaggio soprannaturale il cui unico custode è un vento solitario che sembra vegliare sulla pace. Da uno straordinario punto panoramico si avrà modo di avere una spettacolare vista a 360° su tutta la zona. Allestiremo il campo in una conca protetta dal vento; la sensazione sarà di trovarsi sulla luna e, alzando gli occhi al cielo, si potrà ammirare un maestoso cielo stellato: la solenne bellezza della natura.
Bozzhyra trekking - Kyzylkup - Bokty
La giornata inizia con l’esplorazione della zona arrivando con le jeep all’imbocco di un sentiero che porta in cima ad un colle e prosegue fino ad un punto panoramico spettacolare a picco sulle formazioni della valle, una visione imperdibile, forse ancora più impressionante di quello che avevamo ammirato ieri arrivando qui. Con un po’ di fortuna avremo modo di scovare i nidi d’aquila nascosti tra le rupi. Si prosegue per la montagna di Bokty, una piramide tronca alta circa 150 metri raffigurata anche sulla banconota kazaka di 1000 tenge, dove si pranza e si ha modo si esplorare le falde del monte, adorno di magnifiche stratificazioni colorare e di gesso bianco. Si prosegue poi per Kyzylkup, dove ci si trova di fronte a strati sedimentari di colorazione bianco e rosa che formano un insieme particolarmente armonico, che qualcuno ha voluto denominare in modo carino ma molto riduttivo “tiramisù”. Si esplora la parte più pittoresca di questo inimmaginabile insieme con una passeggiata che porta fino alle creste dei colli. Pernottamento in campo mobile in un pittoresco scenario.
Zhanaozen - Karagie - Aktau
Al mattino si passa un po' di tempo a passeggiare nei dintorni, assorbendo la bellezza del luogo. Si inizia quindi il percorso di rientro verso Aktau; si sosta per una visita e per il pranzo presso alcuni pastori kazak, in loro compagnia gusteremo formaggi artigianali, vini ed altre delizie della cucina regionale. Si procede in direzione di Aktau, ma, prima di arrivare a destinazione, sosteremo presso il monumento della prima pompa petrolifera situato nei pressi della cittadina di Zhanaozen, capitale dell'industria petrolifera kazaka. Qui il piatto paesaggio è dominato dai numerosi pozzi con pompe a cavalletto. Lungo la strada ci sarà un’ultima sosta per porre lo sguardo verso la depressione di Karagie, che arriva a meno 132 metri sotto il livello del mare, il punto più basso del Kazakistan. Giunti ad Aktau si pernotta nel medesimo hotel utilizzato all’andata, e con un’ultima cena conviviale si celebrano le bellezze e le emozioni vissute. Trasferimento in aeroporto prima della mezzanotte
volo Baku - Italia
Proseguimento con volo su Milano. Arrivo in mattinata