IRAQ
tra passato e futuro
con Massimo BicciatoUn viaggio in Iraq è un percorso nella storia dell’uomo: l’antica Mesopotamia tra i fiumi Tigri ed Eufrate ha generato alcune delle civiltà più remote: dai Sumeri, ai Babilonesi, agli Assiri. I resti dell’antica Babilonia, di Hatra o Ctesifonte sono oggi Patrimonio Unesco, ad Uruk venne inventata la scrittura e lo ziggurat di Ur evoca l’origine delle religioni del mondo.
Oggi il paese sta riemergendo dai drammi dei conflitti e dalla dittatura che lo ha devastato dal 2003 al 2011 con la “seconda guerra del Golfo”. Nel corso del nostro viaggio incontreremo persone ospitali che hanno necessità di condividere sprazzi di normalità con chi passa da queste parti. L’Iraq ci offrirà un insieme formidabile di siti archeologici, di incontri ed esperienze, non a caso questo percorso è stato pensato per ricevere una visione totale del paese. Se abbiamo deciso di effettuare questo viaggio è perché non ci sono assolutamente problemi di sicurezza. Il paese dal 2021 vive una situazione di ripresa anche se molto lenta. Quello che è importante sapere per chi decide di intraprendere questo viaggio tra passato e presente è di non dimenticarsi dove siamo e soprattutto la storia attuale del paese. Sarà necessario adeguarsi alle situazioni senza segni di insofferenza.
day by day
partenza per Baghdad
Partenza dall’Italia per Baghdad. Arrivo a Baghdad nelle prime ore del mattino dove ci attende la guida locale. Trasferimento presso l’hotel Bilitom o similare.
Baghdad e Taq-i-Kasra
Dopo colazione inizieremo le visite della città con una piacevole passeggiata tra bancarelle e piccole botteghe per un primo contatto con la popolazione. Passeggiando tra le vie si osserveremo anche alcuni edifici costruiti al tempo di Saddam Hussein, dal tipico stile sovietico. Sempre a piedi giungeremo ad Al-Mustansiriyah, una delle più antiche università del mondo islamico, famosa soprattutto per gli studi di teologia e astronomia. Dopo la visita sosteremo alla casa da tè di Shahbandar, una delle più antiche di tutta la città, dove sembra che il tempo si sia fermato: uomini e donne, vengono qui a bere un tè, fare due chiacchiere. Lasciata la casa da tè si percorre Al-Mutanabi Street, famosa via che prende il nome da un poeta arabo dell’era abbaside, dove vengono esposte bancarelle con libri di ogni genere. Il legame tra la città ed i libri arriva dal passato in quanto, prima che i mongoli distruggessero la città, tra le sue mura sorgeva la Casa della Sapienza, un’enorme biblioteca contenente migliaia di volumi.
Da qui ci sposteremo in auto a Taq-i-Kasra (Ctesifonte), l’antica città situata sulla riva sinistra del Tigri che fungeva da capitale invernale dell’Impero dei Parti e, in seguito, dell’Impero Sassanide iraniano. Il sito è famoso per i resti di una gigantesca sala alta circa 40 metri nell’imponente palazzo, costruito con mattoni crudi di fango. Proprio di fronte al sito sorge un’imponente struttura chiamata “Panorama”, un edificio tipico di epoca sovietica, con un percorso a spirale dove venivano esposte diverse scenografie storiche. Nonostante oggi sia in rovina è possibile entrare e con un po’ di attenzione salire la scalinata fino al tetto per ammirare da un’altra visuale il grande palazzo di Taq-i-Kasra. Rientrati a Baghdad si conclude con una gustosa cena questa prima intensa ed affascinante prima giornata.
Baghdad - Babilonia - Karbala
La giornata inizia con la visita al Monumento dei Martiri, una maestosa cupola color turchese costruita per ordine di Saddam Hussein in memoria dei caduti della guerra tra Iran-Iraq, combattuta tra il 1980 ed il 1988. Sotto di essa sono incisi i nomi dei martiri a cui sono stati aggiunti quelli di chi ha perso la vita a causa del regime del dittatore; infatti il monumento è diventato un memoriale anche di tutte le persone uccise ed oppresse durante il regime di Saddam.
Proseguiremo poi verso l’antico sito di Babilonia lungo un percorso di 102 km per circa 1 ora e mezza di auto. Entreremo dalla famosa porta di Ishtar, una copia di quella posizionata nel museo di Pergamo a Berlino realizzata con i materiali degli scavi archeologici che furono trafugati nel 1930. Il sito, ora Patrimonio dell’Unesco, era stato ristrutturato durante il regime di Saddam il quale, per lasciare un ulteriore ricordo di sé, fece inserire nei muri mischiate alle epigrafi originali, alcuni mattoni su cui sono incise diverse autocelebrazioni. Sullo sfondo dell’antico sito, in cima ad una collina, si trova il palazzo fatto costruire da Saddam Hussein per autocelebrarsi e lasciare un’impronta di sé, proprio come facevano i re e gli imperatori del passato, oggi depredato e saccheggiato è comunque visitabile. L’edificio fu anche una delle sedi del comando americano durante la guerra del Golfo ed infatti ancora oggi si trovano scritte sbeffeggianti Saddam ed il suo regime. Proseguiremo poi per Karbala, che dista 66 km verso ovest, circa un’ora di guida, dove ci accomoderemo presso il Coral Karbala Hotel o similare. A pochi passi dall’hotel sorgono i due importanti santuari di Hussein terzo Imam nella tradizione sciita e e Abbas fratellastro di Husayn e venerato per il coraggio dimostrato durante la battaglia di Karbala. L’area sacra è animata da una moltitudine di fedeli e pellegrini che giungono qui per rendere omaggio ai martiri dello sciismo, entrambi nipoti del profeta Maometto. Particolarmente suggestivo passeggiare tra i due santuari alla sera in quanto l’area sacra viene illuminata con luci che rendono magica l’atmosfera. Completata la visita ceneremo in un ristorante locale prima di rientrare in hotel.
Karbala - Najaf - Uruk - Nassiriyah
Lasciamo Karbala in direzione sud per giungere a Najaf, un percorso di 75 km, circa un’ora di auto. Anche Najaf è tra le città sacre dell’Islam sciita ed attualmente rappresenta un importante centro di pellegrinaggio. Attraverseremo in macchina il grande cimitero di Wadi a Salam fino a giungere ad un grande garage dove si può salire sul tetto per ammirare dall’alto la vastità del cimitero, dove sono sepolti alcuni tra i più celebri profeti e Imam della storia dell’Islam. Si narra che nel corso dei secoli sia giunto ad ospitare più di sei milioni di persone e tutti gli sciiti iracheni aspirano ad esser seppelliti qui per essere vicini all’Imam Alì cugino del profeta Maometto. Completata la visita partiamo in direzione sud est per Uruk, circa 145 km, due ore di auto. Le rovine di questa antichissima città, originariamente sumera e poi babilonese, risalgono al 4000 a.C. ed è una delle più antiche nella storia dell’uomo; nel 3300 a.C. circa qui fu inventata la scrittura. Lasciato il sito con un percorso di circa 110 km, un’ora e mezza di auto raggiungeremo Nassiriyah dove si alloggeremo presso il Sumerion Hotel o similare.
Nassiriyah - Chibayish
Si inizia la giornata con la visita del mercato locale, al termine ci si spostiamo verso Chibayish (un percorso di 90 km, circa un’ora di auto), una cittadina posta lungo l’Eufrate in un punto dove vi sono due delle grandi paludi mesopotamiche, a nord ed a sud dell’abitato. Utilizzando le tipiche imbarcazioni di legno del luogo ci dedicheremo all’esplorazione di questo grande ecosistema acquatico dove gli umani convivono con animali, pesci ed uccelli. Oggi, come migliaia di anni fa, queste genti hanno mantenuto uno stile di vita semplice ed arcaico basato sulla pesca, l’allevamento di bufali e lavorazioni con l’intreccio delle fibre vegetali, vivendo in capanne di fango e paglia in assoluta simbiosi con la natura circostante. Durante il regime di Saddam sono stati deviati i fiumi che alimentavano le paludi facendo diminuire notevolmente le acque e costringendo la popolazione alla fame ed a migrare verso le città in cerca di lavoro. Nel 2003 le paludi erano ormai ridotte al 10% della loro dimensione originale, ma una volta caduto il regime i fieri abitanti hanno distrutto le dighe facendo in modo che il livello dell’acqua riprendesse a crescere ed ora molte famiglie sono ritornate ad abitarvi. Esploreremo la zona a bordo di piccole imbarcazioni, imbattendoci spesso in pescatori e mandrie di bufali in cerca di refrigerio, quasi completamente sommersi dalle acque. Questa bella avventura dura in tutto circa quattro/cinque ore. Rientro a Nassiriyah.
Nassiriyah - Ur - Baghdad
Ci alzeremo presto per raggiungere Baghdad che da qui dista 345 km, circa quattro ore di viaggio. Poco dopo essere partiti raggiungeremo l’antico sito di Ur, dove si trova uno degli ziggurat sumeri meglio conservati. La struttura piramidale con terrazze collegate da gradoni, ricostruita più volte nel corso della storia, fungeva da magazzino per le scorte alimentari e probabilmente anche da osservatorio ma la sua funzione principale era quella di luogo sacro. Gli ziggurat erano infatti i tipici edifici a terrazze sovrapposte della Mesopotamia, secondo i sumeri le divinità protettrici delle città potevano scendere dal cielo ed introdursi nel tempio. Ripresa la strada verso nord e giunti nella capitale sosteremo per una breve passeggiata a Tahir Square, famoso luogo di ritrovo della popolazione locale divenuto tristemente famoso nel 2019 in quanto luogo simbolo delle proteste dei giovani iracheni contro il loro governo corrotto. Pernottamento nel medesimo hotel.
Baghdad
Iniziamo la giornata con la visita al Museo Nazionale Iracheno (circa due ore) che contiene preziosissimi reperti e manufatti di inestimabile valore che spaziano dai Sumeri ai Babilonesi agli Assiri fino all’età islamica. Il museo ha subìto pesanti saccheggi e notevoli danni durante gli anni di guerra ma fortunatamente diversi reperti trafugati sono stati recuperati facendo sì che nel 2015 il museo riaprisse i battenti. Finita la visita ci si sposta nella zona nord ovest della periferia di Baghdad per visitare lo ziggurat di Aqarquf, alto 52 metri che è stato per secoli un punto di riferimento importante perché indicava alle carovane di essere giunti in prossimità della città di Baghdad. Lo ziqqurat venne costruito nel XIV secolo a.C. dal re Kurigalzu II che, seguendo la tradizione sumerica, lo dedicò al sommo dio del pantheon, Enlil. L’edificio è interamente costruito con mattoni crudi e, nella parte superiore, è possibile vedere come strati di cordoni di canne siano stati posizionati in linee orizzontali allo scopo di rinforzarne la struttura. La parte inferiore è stata parzialmente ricostruita durante l’epoca di Saddam Hussein. Rientrati in centro città dopo un breve riposo in hotel usciremo per una piacevole passeggiata notturna lungo la cornice del fiume Tigri. Cena in un ristorante tipico locale.
Baghdad - Samarra - Abu Dalaf - Tikrit - Hatra - Mosul
Lasciamo presto la capitale in direzione nord onde evitare il traffico in uscita, visto il lungo percorso per giungere a Samarra che dista 127 km, circa due ore di viaggio. La città, antica capitale del califfato abbaside è famosa per il grande minareto alto 52 metri a forma di spirale entrato a far parte del Patrimonio dell’Unesco dal 2007, che un tempo era collegato da un ponte alla grandissima moschea posta di fronte. Riprendiamo la strada verso nord passando da Tikrit, tristemente famosa per i massacri compiuti dall’Isis nel 2014, dove si pranza per poi proseguire verso Hatra, un grande sito archeologico completamente visitabile. Nel 2014 fu occupata dall’Isis e venne anche utilizzata come poligono di tiro o come sfondo per i video di propaganda, con la distruzione delle statue che non erano state ancora trasportate al Museo di Bagdad. Il sito, oggi patrimonio Unesco, è tra i più affascinanti con templi di diversi stili di dimensioni impressionanti. Terminata la visita si prosegue in direzione nord fino a giungere a Mosul, dove si alloggia presso il Bashtabia hotel. La tappa di oggi è di 589 km, circa otto ore di auto.
Mosul - Erbil
La giornata inizia con la visita di Mosul, città dell’Iraq settentrionale divisa dal fiume Tigri erede dell’antica Ninive, tristemente famosa perché la parte vecchia fu occupata dall’Isis dal 2014 al 2017. Qui un tempo correvano i bambini tra gli stretti vicoli, mentre le donne andavano al bazar a comprare il pane caldo, restano quasi ovunque solo macerie e distruzione: un museo a cielo aperto dell’orrore e della follia umana. Passeggiando tra questi tristi resti non rimane altro che il silenzio e un senso di vuoto; qui si è combattuto strada per strada, casa per casa ed hanno perso la vita oltre diecimila persone. Centinaia di migliaia di civili sono fuggiti, perdendo tutto ciò che possedevano. Sui muri noteremo i simboli dipinti dall’Isis che stavano ad indicare la presenza di famiglie cristiane così da facilitare la loro identificazione per ricattarle per non essere uccise. L’Unesco ha iniziato la ricostruzione anche se i lavori stanno andando a rilento, ci vorranno ancora anni prima che il sole possa tornare a risplendere tra queste strade, anche se il sorriso è tornato sulla bocca dei sopravvissuti. Dove finiscono le macerie è risorto nel giro di pochissimo tempo il vecchio mercato, e fa effetto passare nel giro di pochi metri dagli edifici distrutti ad un mercato brulicante di vita, in netto contrasto con la realtà che si è appena lasciata pochi passi indietro; lo spirito di sopravvivenza di questo popolo abituato a guerre e devastazioni è qualcosa di encomiabile. Si procede poi verso est fino a giungere ad Erbil, capitale del Kurdistan iracheno che da qui dista 85 km, circa un’ora e mezza di auto. Ad Erbil visitiamo la cittadella, una fortezza millenaria che domina sulla città con le alte mura color ocra, Patrimonio Unesco dal 2014. Scesi a piedi dalla cittadella è piacevole sorseggiare un tè in uno dei tipici locali con vista sulla piazza principale, prima di un giro nell’affollato bazar. Si alloggia presso l’hotel Erbil View.
Erbil - Lalish - Aqrah
La giornata è dedicata alle visite nel Kurdistan iracheno. La prima meta è Lalish che dista 124 km, circa due ore di guida. Lalish è il luogo più sacro per gli Yazidi, la comunità religiosa di etnia curda che professa un antichissimo credo in un Dio primordiale e creatore che si manifesta tramite sette angeli, tra i quali il più venerato è Melek Ta’us, dalle sembianze di pavone. L’attuale forma dello yazidismo è il risultato della riforma dello sceicco Adi Hakkari, vissuto nell’XI secolo e qui sepolto. L’atmosfera che si respira nel santuario è molto particolare, completamente diversa dal territorio circostante; il sito si trova in una valle chiusa dove vengono solo gli Yazidi che almeno una volta nella vita sono tenuti a venire qui. Terminata la visita ci si sposta verso est fino a giungere ad Aqrah, città che fa parte del governatorato di Dohuk, un percorso di circa 1 ora e mezza di auto, 72 km. Una delle particolarità della città è la posizione, con decine di case appollaiate tra le montagne dove enormi scritte create con grandi sassi bianchi mostrano slogan di libertà e autonomia del popolo curdo. Da qui si procede verso sud per Erbil, un percorso di circa 1 ora e mezza, 93 km, e giunti in città si avrà del tempo libero, chi lo desidera potrà recarsi al grande bazar che è ricco di oggetti interessanti da acquistare.
volo di rientro
La maggior parte dei voli parte nelle prime ore del mattino ed arriva a destinazione il giorno stesso.