Sciogli i capelli azizam amore mio, solo un’anima malevola non può gioire della tua bellezza.
I tuoi occhi hanno rubato la luce alle stelle, la tua bocca il sorriso del sole.
Sei madre, amica, sorella.
Balla per me le musiche che sento ancora risuonare fra i palazzi regali e i vicoli di paglia e fango.
Recita per me i versi del poeta delle genti Hafez, il profeta che noi amiamo e veneriamo, quelli che dicono: “Contemplare il tuo volto bello è dovere per le schiere degli angeli”.
Non il deserto, non le rovine di questo impero possono nulla contro di te.
Tu hai la forza del tempo ma il tuo passo è leggero.
Languido il tuo sguardo che vede lontano.
Dolce la tua bocca che sa di datteri e rose.
Dalle montagne scendono le acque che zampillano nelle fontane accanto alle quali ti ho visto giocare e sognare.
Vieni, dammi la mano e non chiedere quanto durevole sarà il cammino.
Lungo la strada troveremo ristoro.
2018