DANCALIA

5 sensi

img-author

Labbra che sanno di sale: non quello aspro di lacrima, bensì quello che traspira da una pelle che diventa ricettiva e rilascia sapori.
Il gusto del sale della Dancalia, quello la nutre e la rende arida.
Occhi spalancati, stupiti, increduli, intimiditi da colori irreali mai miscelati prima tra di loro se non in dipinti astratti ed intensi.
Toni lucenti che si spalancano al sole e ne rubano i raggi.
Colori mutevoli che brillano di luce onirica.
Passi circospetti che non vogliono intaccare la perfezione; terreno che si sgretola, passi su nuvole di terra travestita da neve rossa.
Mani che sfiorano punte, cristalli, coralli, magma.
L’impazienza e la paura di voler toccare per assicurarsi che sia tutto reale.
Lo sguardo a perdita d’occhio aiuta ad ascoltare, perchè i mille suoni, a volte sordi, a volte intensi e ritmati, arrivano dal sottosuolo, da lontano, da ruscelli di colore, da terra che si spacca, da acqua che spinge per fuoriuscire e cercare quell’aria che la trasforma in resina pregiata dai toni ambrati.
Odori pungenti di zolfo, ferro, manganese da cui vorresti nasconderti ma che non puoi fare a meno di assaporare per completare la percezione e per rendere reale il sogno.
Il Dallol, un quadro che si percepisce con i cinque sensi, senza alcuna riserva.
Un quadro fluido in continuo mutamento e trasformazione che regala l’esclusività della sua unicità. Ed è magia.

2017

FOTOGRAFIE Massimo Bicciato
TESTO Valentina Dalloli