Quando penso a Cuba, il timore che mi pervade è quello del tempo che passa.
Il timore che la leggendaria isola possa perdere il suo volto pulito, diventando irriconoscibile alle speranze e fantasie che l'hanno accompagnata in tutto questo tempo.
Mi domando chi siamo noi per stabilire quale debba essere il vero volto di questo luogo in perenne movimento?
La Isla Grande è un gigantesco laboratorio in costante movimento.
La rivoluzione l'ha risucchiata e definito la sua identità profonda.
L'isola è rimasta autentica e coerente a se stessa.
La rivoluzione fu politica ed economica a quel tempo.
La rivoluzione oggi è culturale e rinnova la percezione dell'essere umano, dei suoi diritti e dei rapporti col prossimo.
Una nuova generazione avanza e apre nuovi spazi fino a ieri impensabili.
Una generazione che trasuda nuova energia.
Energia che trasmette lo stesso ardore e determinazione dei barbudos che entrarono a La Habana negli anni 50.
Cuba è in perenne cambiamento.
''No jusgues tu belleza por la cantidad de personas que te miran, si no por la cantidad de personas que te sonrie''
Daniel y Maritza, incontrati per caso sul Malecon in una giornata di sole splendente.
2019