Non esiste luogo sulla terra ove il silenzio regni sovrano come nell’immensità di una savana.
Quelli che si odono in sottofondo non sono rumori ma segnali, a volte dolci a volte rumorosi, altre volte strazianti.
Attraversiamo una landa desolata dalla quale non traspare nulla se non ciuffi di sterpaglia e alberi che sembrano fossilizzati da tempo immemore. Le ombre dei rami si proiettano sulla sabbia chiara. Il caldo è asfissiante e la luce accecante, tutto è immobile e silenzioso come se dovesse accadere qualcosa di imprevedibile da un momento all’altro.
Il cielo perde il suo colore, il vento spazzola via ogni segnale lasciando dietro di sè una spessa scia di sabbia; arbusti spezzati e foglie secche che volano nell’aria.
Il panorama si appiattisce facendo trasparire quel che resta di un paesaggio sempre più surreale.
Gli animali si materializzano per pochi attimi prima di scomparire rapiti dal vento.